Puma: Come é nato uno dei brand sportivi più amati al mondo

Essere RIVENDITORI UFFICIALI PUMA è motivo di orgoglio per Scarpabaleno. Perché l’autenticità del prodotto fa la differenza.

PUMA: DALLA RIVALITA’ AL SUCCESSO
Puma è uno dei marchi di abbigliamento sportivo più riconosciuti al mondo, quindi ha perfettamente senso che abbia una storia, ricca e interessante, che abbracci decenni. Dagli inizi umili, alla rivalità tra fratelli, fino alle partnership multimilionarie, il marchio è rimasto fedele ai suoi valori originali ed è ancora oggi uno dei preferiti da molti amanti delle sneakers e appassionati di sport.

LE ORIGINI DI PUMA
Tutto iniziò nel 1919 quando Rudolf e Adolf Dassler avviano la produzione di scarpe sportive nella lavanderia della mamma. Poi nel 1924, fondano la “Gebrüder Dassler Schuhfabrik” con l’obiettivo di produrre una calzatura diversa per ogni sport e di creare un’attrezzatura che migliorasse le performance degli atleti e garantisse loro comodità durante l’attività fisica. Grazie all’impegno, all’intelligenza e alla capacità imprenditoriale dei fratelli Dassler, l’azienda inizia a prosperare fin dai primi anni dopo la fondazione.

LE OLIMPIADI
Già nel 1928, alle Olimpiadi estive di Amsterdam, a soli quattro anni dalla creazione, la maggior parte degli atleti tedeschi indossano le scarpe chiodate Dassler. Tra questi spicca la mezzofondista Lina Radke, che vince la medaglia d’oro negli 800 metri. Nel 1936, e la volta di Jesse Owens che, con indosso le scarpe Dassler, vince quattro medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino diventando una leggenda dell’atletica leggera. Seguono presto altre medaglie: sette ori e cinque bronzi, tutte per atleti di fama mondiale. Inoltre, vengono infranti anche i primi record: due record mondiali e cinque olimpici. Per la “Gebrüder Dassler Schuhfabrik” è la svolta internazionale.

RIVALITA’ TRA FRATELLI 1950-1970
Nel 1948 (24 anni dopo la fondazione della loro azienda) i fratelli Dassler, a causa di profonde divergenze, decidono di separarsi e di fondare due brand diversi. Adolf crea Adidas, unendo il suo soprannome, Adi, alle prime tre lettere del cognome, Das. Rudolf, invece, si trasferisce in un altro edificio di proprietà della famiglia, dove insieme a 14 dipendenti trasforma un magazzino in una fabbrica e nel gennaio del 1948 fonda la Sportschuhfabrik Rudolf Dassler (RUDA).

LA NASCITA
Nove mesi dopo, il 1° ottobre 1948, nasce il marchio Puma. Il nome fu scelto perché Rudolf voleva che i suoi prodotti rappresentassero le qualità di un puma: velocità, forza, resistenza e agilità. Fin dall’inizio, l’azienda, si concentra sulla produzione di scarpe sportive di alta qualità. Il primo prodotto di successo del marchio, che ne inaugura l’ingresso nel mondo del calcio, sono gli scarpini dotati di tacchetti avvitabili della “Puma super Atom. La scarpa, progettata da Rudolf in collaborazione con calciatori e allenatori, tra cui quello della Germania Ovest Sepp Herberger, è indossata da alcuni atleti in occasione della prima partita disputata dalla Germania ovest dopo la seconda guerra mondiale. Un altro grande successo di Puma, lanciato negli anni ’60, è il famoso modello “Suede“, una scarpa da ginnastica diventata un’icona della moda.

L’ASCESA: 1970-1990
Puma, all’inizio degli anni 70, produce il suo massimo sforzo, e grazie ai numerosi atleti che rappresentano il marchio e alla creazione di nuove linee, aumenta notevolmente la propria presenza sulla scena mondiale. L’azienda, oltre a far indossare le proprie scarpe nelle principali competizioni, inizia a creare scarpe esclusive per i propri atleti, come la Puma Clyde (ispirate al cestista Walt “Clyde” Frazier) lanciata nel 1971 e diventata rapidamente uno dei modelli più popolari del marchio. Nel 1977 Guillermo Vilas, vince il Roland Garros, gli US Open e l’Australian Open e nel 1985, a soli 17 anni, è Boris Becker a vincere Wimbledon con indosso le scarpe da tennis Puma. Poi nel 1986 nientemeno che Diego Armando Maradona vince con l’Argentina la Coppa del mondo giocando ogni minuto del torneo con le sue Puma King ai piedi. Il brand, nel corso degli anni, ha collaborato con numerose celebrità, tra cui il famoso designer giapponese Yohji Yamamoto e il musicista giamaicano Bob Marley.

I GRANDI SUCCESSI
Le sinergie con il mondo dello sport continuano ancora oggi, diventando l’elemento distintivo del brand tedesco. Infatti, Puma è sponsor ufficiale del Manchester City del Valencia del Milan e
della scuderia Ferrari in Formula Uno. Inoltre, fino al 2017 (anno del suo ritiro) vantava un testimonial d’eccezione nell’atletica leggera, Usain Bolt, al quale ha dedicato delle linee personalizzate. Oltre alle scarpe sportive e all’abbigliamento tecnico, Puma ha fatto il suo ingresso, da molto tempo, anche nel mondo del fashion con l’abbigliamento classico, la moda streetwear e le sneakers, indossate da rock band, celebrities, attori e cantanti, e ovviamente anche da tutti noi!

PUMA OGGI
Oggi Puma è una delle aziende leader nel mondo dello sport che produce una vasta gamma di prodotti. Un colosso a livello internazionale quotata in borsa, con i propri prodotti presenti in oltre 80 paesi, 7000 dipendenti e sedi in tutto il mondo. Nel 2020, Puma ha lanciato il suo primo programma di sostenibilità globale, mirato a ridurre l’impatto ambientale della sua produzione. La storia di Puma è una testimonianza dell’importanza della qualità e dell’innovazione nella creazione di un marchio di successo. Con la sua attenzione per il design e la collaborazione con artisti e celebrità, Puma ha saputo distinguersi sul mercato e conquistare il cuore dei consumatori in tutto il mondo.